Il territorio

La riserva di Monte Arcosu, dove regna la natura

l'oasi di monte arcosu si trova nel sulcis, nella sardegna meridionale. Fra estesi lecceti e arbusti di mirto, vi prosperano cervi sardi, aquile reali e i discoglossi, anfibi simili a rospi smeraldini

A venti chilometri da Cagliari e dal celebre litorale affollato da turisti si trova la riserva di Monte Arcosu, la più vasta foresta di macchia mediterranea del Mediterraneo con i suoi quattromila ettari di superficie a cavallo del massiccio del Sulcis. Al suo interno si trovano rilievi montuosi l’Arcosu che le dà il nome, il Genna Strinta e il Lattias, mentre i principali corsi d’acqua sono il rio Fenugus, il Guttureddu e il Gutturu Mannu, tutti a portata torrentizia e soggetti a variazioni durante l’anno.

Gli amanti della natura che vi si avventurano si trovano immersi in un paradiso caratterizzato da un’eccezionale biodiversità. Gli alberi più diffusi sono sughere e lecci che si estendono a perdita d’occhio sulle colline della zona, mentre tra gli arbusti si notano varietà di mirto, rosmarino e lentisco. Lungo i corsi d’acqua abbondano gli ontani e i salici piangenti con i rami quasi a pelo d’acqua.

Tra le specie animali si distingue il cervo sardo, caratterizzato da una silhouette elegante e slanciata; negli anni ottanta ne erano rimasti non più di ottanta esemplari, ma oggi sono circa un migliaio e non è raro avvistarne qualcuno intento a sgambettare tra i boschi. Ci sono anche cinghiali, gatti selvatici e le maestose aquile reali che solcano i cieli del parco. Più raro è il discoglosso, un anfibio simile al rospo smeraldino ma più piccolo. C’è poi il Macaone sardo, una farfalla endemica del parco.

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